Emozioni tossiche
“Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare. Perché mi porto un dolore che sale, che sale. Si ferma sulle ginocchia che tremano e so perché. E non arresta la corsa lui non si vuole fermare. Perché è un dolore che sale, che sale e fa male. Ora è allo stomaco fegato, vomito, fingo, ma c'è. E quando arriva la notte, e resto sola con me, la testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché. Né vincitori, né vinti, si esce sconfitti a metà. La vita può allontanarci, l'amore continuerà. Lo stomaco ha resistito anche se non vuol mangiare, ma c'è il dolore che sale, che sale e fa male. Arriva al cuore lo vuole picchiare più forte di me. Prosegue nella sua corsa, si prende quello che resta ed in un attimo esplode e mi scoppia la testa. Vorrebbe una risposta, ma in fondo, risposta non c'è. Il sale scende dagli occhi….. “
“La notte” interprete Arisa.
La stessa, in un’intervista:
«Il dolore esiste e ha una sua dignità. Spesso tendiamo a emarginare la sofferenza ma è sbagliato. La tristezza è un sentimento autentico come la felicità ed è giusto parlarne»
Di questo vorrei scrivere, Emozioni tossiche
Quello che mi ha sempre affascinato di questa canzone è il modo in cui mi fa “vedere” e percepire esattamente il percorso dell’emozione. Me la fa provare, rievoca quello che ho provato nella vita, più di una volta, come tutti noi: Il “dolore fisico” di un'emozione negativa, in questo caso della tristezza. L'attivazione fisiologica dell’emozione non avviene per tutti nello stesso modo ma, per chiunque, le emozioni si esplicitano e si manifestano nel nostro corpo come nella nostra mente. Semplificando, le emozioni si traducono in modo fisico: sono felice e quindi sorrido, sono triste e quindi piango.
Stimolo- emozione-risposta fisica
La risposta fisica, già per Darwin, era una questione universale: animali ed esseri umani funzionano nello stesso modo. A stimolo esterno rispondono con un'emozione che si trasforma in un'azione, una risposta muscolare. Negli esseri umani la manifestazione più immediata è l’espressione facciale. Persone di cultura differente rispondono alle emozioni primarie pressoché nello stesso modo.
Ma quello che Arisa canta in “La notte” è lo step successivo, l’espressione corporea che influenza le funzioni dell’organismo. Il protrarsi nel tempo dello stato emotivo (sentimento) aziona una risposta fisiologica profonda. Senza la Ragione il sentimento può essere un'arma di autodistruzione potentissima.
Riporto un paragrafo di Lesioni Personali di Margaret Atwood.
…”Daniel le parlò dell’importanza dell’atteggiamento. E’ un mistero, disse. Non sappiamo perchè, ma aiuta, o sembra farlo.
Ma cosa? Chiese lei.
La speranza, rispose lui. La mente non è distinta dal corpo; le emozioni scatenano le reazioni chimiche e viceversa, ne sarà al corrente!?
Dunque è colpa mia se c’è una recidiva? Soffro di un tumore della mente? Disse Rennie.
Non si tratta di un simbolo, ma di una malattia, rispose Daniel con pazienza.
E’ solo che per il momento non sappiamo curarla. Abbiamo qualche indizio, ecco. Stiamo cercando il fattore X. Ma prima o poi ci arriveremo, e la gente come me diventerà obsoleta. Le diede un buffetto sulla mano. Lei guarirà perfettamente disse. Ha una vita a cui tornare.”....
Le implicazioni del cogito…
Leggendolo, mi sono tornati in mente fiumi di parole sulla chimica delle emozioni, sulle “malattie dell’anima” e sull’influenza della mente sulla guarigione. Diversi anni fa, ho avuto un’esperienza personale, ma indiretta, in cui la forza di volontà ha sconfitto un’infezione letale. Lo dico con convinzione, l’ho “sentito”, l’ho vissuto: la mente ha un potere enorme.
A parte la mia esperienza, esistono studi scientifici concreti. Già prima degli anni ‘90 la letteratura scientifica affrontava con chiarezza l’argomento. Al di là delle argomentazioni emotive, oggi si può dimostrare scientificamente il nesso tra Mente e Corpo, anche senza scomodare Cartesio e il suo Dualismo, per il quale la mente è un elemento ben diverso e separato dal Corpo (pensiero e linguaggio Vs meccanica del movimento) ma è bene ricordare, che prima della sua morte mise tutto in dubbio con lo scritto: Le passioni dell’anima.
In sostanza, scegliere cosa pensare è sempre cosa sana e giusta.






